Le Testimonianze

Armando Profumi – visual – designer, pedagogo dell’arte, esperto per la riabilitazione dei disabili –

In occasione della presentazione di una sua mostra (13.4.2007): “Lamia mostra l’ho voluta dedicare a Margherita che è la mia guida spirituale, oggi mi piacerebbe ascoltare la sua critica, vistoche non dipingo con gli acquerelli ma conservo l’idea di fondo sostenuta nella teoria del colore di Goethe. … Ovunque Margherita sarà il mio modello di riferimento.”

 

Marcello Lo Sterzo – agronomo biodinamico

Devo qui ringraziare Margherita Gabrielli, Professoressa ed esperta di Giotto, che ho incontrato all’inizio del mio cammino sulla biodinamica. Ricordo sempre con piacere quegli splendidi pomeriggi trascorsi a casa sua dove io giungevo carico di domande e dubbi, man mano che divoravo tutti i testi fondamentali di Steiner, e Lei sempre con grande disponibilità e con la Sua profonda esperienza in campo Antroposofico, mi ha aiutato a comprendere al meglio l’impulso di Rudolf Steiner. La mia gratitudine nei Suoi confronti non ha limiti. (estratto: da http://www.losterzo.it)

 

Petra Heinemann

“Ich lernte Tante Margherita 1965 kennen, als ich als 18 jährigeSchülerin 3 Wochen bei Familie Missoni italienische Gastfreundschaft und die Stadt Rom kennenlernen durfte.
Ich kam aus einer kleinen Stadt in Bayern, war noch nie allein vonzuhause weggewesen und wagte deshalb nicht, allein in Rom in die Stadt zu gehen. Daher begleitete mich immer ein Familienmitglied, u.a. auchder damals erst 12jährige Eduardo.
Eines Tages wurde mir etwas ganz Besonderes angekündigt : ZiaMargherita, selbst Kunstprofessorin und Malerin wollte mir den Vatikan zeigen. Das war wunderbar!
Am vereinbarten Tag holte mich eine elegante Dame mit klassischemrömischen Profil ab, die so gar nichts bohemienhaftes an sich hatte – wie ich mir Künstler eigentlich vorgestellt hatte.
Sie führte mich zum Petersplatz, in den Petersdom underklärte mir die historischen und künstlerischen Zusammenhänge, sodass auch ich als „Protestantin“ tiefdavon beeindruckt war. Auch in den Vatikanischen Museen war sie eine unermüdliche und äußerst sachkundige Führerin.Natürlich zeigte sie mir die sixtinische Kapelle und erzählte mir, dass später kleine Schleier über die ursprünglichnackten Geschlechtsteile gemalt werden mussten ( das habe ich mir natürlich gemerkt). Ein Bild von Raffael, das damals gerade erstrenoviert worden war, und in frischen hellen Farben erstrahlte, wurde mir ebenfalls ausführlich erklärt. Als ich, von derFülle des Stoffes schon etwas ermüdet war, bemerkte das Tante Margherita nicht , da sie selbst in Sachen Kunst anscheinend keinerleiMüdigkeit spürte.
Ich werde die mehrstündige Führung, die in einem Cafe miteinem gemütlichen Plausch endete, nie vergessen. Ich hätte sie gerne noch einmal getroffen, aber das ist nun mehr möglich.”

 

Katherine Hénault

“E con molta tristezza che ho letto le notizie della morte di zia Margherita. Mi sembra che ero con te e tua mamma da nonno Gabrielli unasera, c’era anche zia Margherita. Dalla finestra vedevo un pino enorme che faceva ombra e ascoltavamo un disco di canzone napoletane. Da loroho scoperto la musica dell’accento napoletano anziché le canzone napoletane. Con te ho comprato un disco di queste canzone, che ho sempre.

Ho anche un suo libro, “Il ciclo francescano di Assisi” con questa dedica:

‘Natale 1971
Auguri per un buon ezercizio d’italiano.
Affettuosamente
Margherita Gabrielli’

Spero tornare un giorno a Assisi con il libro di zia Margherita come guida e la sua anima come ispirazione.”

 

Maria Clelia Spreafico

…la perdita di Margherita lascia un vuoto immenso e adesso nonsarà più niente come prima.

Ho conosciuto Margherita nel ’73 e subito ho sentito nei suoi confronti un grandissimo affetto da lei ricambiato…

L’antroposofia a cui lei mi ha introdotto ha fatto da sfondo a un legame importante sotto il profilo affettivo. ..

Era una donna sincera e generosa, affettuosa e gentile. Aveva una mente brillante e intelligente e una cultura incredibile. La sua conversazione era una gioia per lo spirito di chi ascoltava. Ed era capace di calore nell’amicizia. Di lei restano i sui bellissimi quadri, la famiglia e gli amici che ha tanto amato, i suoi scritti, e un ricordo indelebile nel cuore di chi ha avuto la fortuna di starle vicino.

 

Share Button